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martedì 18 novembre 2008

Blog nell'educazione universitaria

Mi sono dedicato a leggere i blog che sono stati aperti da tutti gli studenti del laboratorio e devo dire che sono realmente interessanti. Ne avrò ancora per un poco di tempo, però per il momento ho riconosciuto tre temi predominanti: a) Tecnologie educative, includendo le problematiche associate all'uso delle ICT in educazione; b) Progetti educativi ed esperienze di relazioni con persone disabili; c) protesta del mondo de la scuola e della Università al Decreto del ministro Gelmini.

Si tratta sicuramente di temi importanti che, in qualche caso, vengono presentati con una grande forza, frutto di un evidente entusiasmo. Questi sono sicuramente ingredienti necessari per una effettiva comunicazione.

Volevo anche presentare un tema che dovremmo conoscere per la pubblicazione nella Web. Si tratta del tema / problema dei diritti d'autore e come tutto ciò si applica nel contesto della Web.

Questo è un tema rilevante e che sempre si presenta quando si pretende realizzare qualsiasi progetto che utilizzi la Web come spazio educativo.
Esiste un progetto di carattere mondiale, chiamato Creative commons che si sta realizzando già da vari anni e che pretende definire un modello diverso de applicazione dei diritti d'autore assegnando agli autori di prodotti artistici e culturali la possibilità di definire il livello dei diritti d'autore che si vuole attribuire a una nostra produzione. Anche in Italia il progetto è presente in questo sito.

Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni su questo tema ........
Grazie




3 commenti:

cinzia demi ha detto...

Non conoscevo questo progetto sulle limitazioni a più livelli dei diritti d'autore che mi sembra molto interesante, se pur con qualche perplessità.
Ritengo, come dice lei giustamente, che varrebbe la pena di discuterne perchè, se da un lato capisco che possa nascere il bisogno di far conoscere i propri lavori a più persone o contesti possibili e che, quindi, ben vengano situazioni che te lo permettono, garantendo tutele, se pur parziali, dall'altro non sono perfettamente certa che tutto si possa svolgere così semplicemente, sul WEB.
Bisogna essere ben certi dell'attendibilità delle fonti del sito, cosa che non metto in discussione totale, ma per averne comunque padronanza, per non rischiare di ritrovarsi in situazioni spiacevoli, si dovrebbero avere degli esempi certi. Lei conosce persone che si sono affidate al Creative Commons e ne sono rimaste soddisfatte?
Inoltre, posso solo dire,per esperienze personali, che spesso le persone sono gelose anche di una parola "coniata" da loro, figuriamoci dell'uso dei propri prodotti senza chiederne permesso, se pur senza scopro di lucro. Forse non siamo ancora del tutto pronti a concederci così: la diffusione va bene ma credo che ancora la freferenza vada alle vie tradizionali.
Cinzia Demi

Valentina Cristofani ha detto...

Anch'io come Cinzia non conoscevo questo progetto di carattere mondiale chiamato Creative Commons.
E' un'argomento di assoluta priorita':il tema/problema dei diritti d'autore applicato al contesto della web e' una sfida interessante e dislocarla su differenti livelli, sembra un'idea innovativa e perche' no potrebbe funzionare!
Sicuramente ogni nuovo nato ha le sue piccole defezioni, incertezze, problematiche ma con la pratica ed il tempo potra' essere rivisto e migliorato, guadagnera' la fiducia di molti e chissa' sara' un'idea vincente.
Anch'io vorrei sapere le opinioni favorevoli o meno di coloro che hanno utilizzato il Creative Commons, cosa hanno riscontrato ulizzandolo.
Mi piacerebbe avere qualche riscontro in piu' per discuterne e capire cosa ne pensate anche voi!
Valentina Cristofani

Astrid Sciuto ha detto...

Sono convinta che il Creative commons possa dare un'altra luce alle proprie opere ma soprattutto un utilizzo ragionevole di queste da parte degli utenti. Io ho inserito la licenza nel sito di mio marito www.chefnaitsi.com, (non è ottimo ma è il mio primo sito web..) perché adesso lo sto riprogettando in flash e vorrei inserire le sue ricette di pasticceria. Domanda. Fino a che punto la protezione CC può proteggere le sue ricette "più segrete"? Se io le allego in Word o simili non sono sempre e comunque scaricabili da terzi? Vorrei capire meglio.

Astrid Sciuto